18 April 2024 21:27:22
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c/o careof

Organizzazione non profit per l'arte contemporanea

c/o careof

Earthbound. Ecologie di genere

A CURA DI
KABUL

CON
Dario Giovanni AlìValeria MinaldiSimona SquadritoFrancesca VasonThe Cool CoupleCON IL SOSTEGNO DIItalian Council (8. edizione, 2020)

CON IL CONTRIBUTO DI
Regione Lombardia

15 dicembre 2021, ore 18.00
(link: https://us02web.zoom.us/j/84454413959?pwd=RzNMWi94WHBRQmV2cm5GSE9RSFF2UT09 text: online via Zoom)(ID riunione: 844 5441 3959 / Passcode: 348135)

Careof, nell’ambito del progetto "The Cute and the Useful" di The Cool Couple, presenta "Earthbound. Ecologie di genere", un incontro online aperto al pubblico a cura di KABUL come conclusione di un percorso laboratoriale che ha analizzato i termini “ecofemminismo” e “maschiocene”.

Il cambiamento climatico è anche una questione di genere?
Sebbene il cambiamento climatico non faccia distinzioni su chi colpire, i suoi effetti sui gruppi sociali non possono essere considerati uguali. Nello specifico, le donne non solo costituiscono l’80% dei migranti climatici di tutto il mondo, rappresentando i soggetti più esposti a forme di violenza e sfruttamento, ma continuano a essere anche le più escluse dai processi decisionali che riguardano l’ambiente.
È possibile allora applicare una prospettiva critica sul genere all’attuale crisi climatica e ambientale? In che modo associare i soprusi di genere con lo sfruttamento intensivo dell’ecosistema può ridefinire la discussione e la riflessione sulle possibili soluzioni? Ecofemminismo e teoria queer possono incontrarsi?

A partire da queste domande, dalle letture di Timothy Morton, Greta Gaard e Giovanna Di Chiro, la redazione di KABUL e The Cool Couple affrontano e ripercorrono alcune prospettive teoriche derivanti dagli studi sul tema, aprendosi al confronto per arricchire il dibattito e definire nuove aree d’indagine.

Si ringraziano i partecipanti alle due sessioni di CAT’S CRADLE: Rachele Adda, Alessia Bernardi, Cecilia Bima, Marta Cuscunà e Giacomo Raffaeli, Martina De Rosa, Fiorile di Stasi, Arianna Ferrari, Anita Fonsati, Mariangela Lavaia, Jessica Murano, Ana Laura Piana, Pamela Pintus, Maria Rinaldi, Sonia Rezzonico, Simone Rossi.

L’incontro rientra nell’ambito del progetto "The Cute and the Useful" di The Cool Couple, vincitore di Italian Council (8. edizione, 2020), programma di sostegno e promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura.

Illustrazione di Anisa Spaho, da "Earthbound. Superare l'antropocene", 2021, KABUL Editions

KABUL

KABUL è una rivista di arti e culture contemporanee (KABUL magazine), una casa editrice indipendente (KABUL editions), un archivio digitale gratuito di traduzioni (KABUL digital library), un’associazione culturale no profit (KABUL projects). KABUL opera dal 2016 per la promozione della cultura contemporanea in Italia. Insieme a critici, docenti universitari e operatori del settore, si occupa di divulgare argomenti e ricerche centrali nell’attuale dibattito artistico e culturale internazionale.
www.kabulmagazine.com

"The Cute and The Useful" di The Cool Couple

Di fronte ai rapidi cambiamenti che caratterizzano questo periodo storico, ci siamo ormai abituati all’adagio secondo cui la natura ha cessato di esistere. Tuttavia, sembra difficile accettarne le conseguenze: nel mezzo della sesta estinzione di massa, il nostro immaginario è popolato da visioni iperrealistiche di paesaggi paradisiaci, mentre orde di animali antropomorfi abitano la nostra quotidianità. Anche quando il discorso si sposta sul tema della conservazione ambientale, la visione dominante sogna un’Arcadia dove natura è sinonimo di libertà e purezza. "The Cute and The Useful" si pone all’intersezione di queste tensioni.
L’espressione “the cute and the useful”, identifica le specie che sopravviveranno all’attuale estinzione di massa per via del loro legame, affettivo o economico, con gli esseri umani.
"The Cute and The Useful" descrive un particolare modello di conservazione faunistica, peculiare del Sudafrica, che ha preso la forma di un vero e proprio settore economico.
La cosiddetta wildlife industry, l’industria degli animali selvatici, è basata sul concetto di conservation by utilisation. Essa trasforma gli animali in beni che possono essere comprati, ceduti, affittati e, di conseguenza, li protegge. La maggior parte degli animali in Sudafrica appartengono allo stato o a privati, sono quotati in borsa e soggetti alle regole del mercato. Periodicamente, nel paese, si svolgono delle aste in cui è possibile acquistare o cedere i propri capi. Tuttavia, la wildlife industry ha prodotto un incremento del 400% nel numero degli animali selvatici dal 1970 ad oggi, dati che ne fanno probabilmente il più efficace sistema di conservazione faunistica al mondo.
La paradossale logica per cui la protezione dell’ambiente passa attraverso una conversione della vita in asset è in forte contrasto con molti stereotipi ancora vivi nel pensiero Occidentale.
"The Cute and The Useful" si propone di raccontarli, descrivendo la conversione del sistema capitalista nella sua versione “green”.