29 March 2024 12:20:28
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c/o careof

Organizzazione non profit per l'arte contemporanea

c/o careof

Waiting for the Accident to Happen

Waiting for the Accident to Happen è il risultato della collaborazione tra Careof e Screen Space. Nel 2014 i direttori di Screen Space, Simone Hine e Kyle Weise hanno presentato la mostra Moving Pictures / Expanded Space a Careof, partecipando al programma di residenze FDV Residency Program. Nel 2015 Antonella Croci, avendo vinto un'open call indetta dalle due organizzazioni, presenta la mostra Waiting for the Accident to Happen, con opere dall'Archivio Video di Careof. Entrambe le mostre esplorano la natura, l'interpretazione e la validità dell'archivio.

Alice Cattaneo, 1 minute 41 seconds, 2007, video, 1’41’’, Courtesy of the artist

Waiting for the Accident to Happen include le opere di nove artisti, provenienti dall'Archivio Video di Careof e non, che riflettono sulla frammentarietà dell'archivio. L'archivio video, costruito in oltre 25 anni, soprattutto dai suoi fondatori Mario Gorni e Zefferina Castoldi, è il risultato di contributi unici e vari che riflettono le storie personali e professionali quanto la storia della video arte e comprende oltre 8000 opere d'arte video. L'Archivio Video di Careof è un esempio della natura imprevedibile dell'archivio e della sua costruzione, piuttosto che un riflesso chiaro della realtà. A partire da questa idea, le opere incluse, giocano sul confine tra la documentazione, la realtà e la finzione.

BIO

Antonella Croci (1985, Milano) è laureata in Comunicazione e Gestione nei mercati dell’arte e della cultura (Università IULM, Milano) e in Storia dell’arte e archeologia (Université Paris Sorbonne, Paris IV, Parigi). Presso l’Université Paris-Sorbonne ha inoltre ottenuto un Master in Storia dell’arte contemporanea e un secondo Master in curatela (L’arte contemporanea e la sua esposizione). E’ stata Assistant Curator e Exhibition Coordinator di ART for The World (Pres. Adelina von Fürstenberg), organizazione no-profit affiliata all’ONU, per le mostre The Mediterranean Approach al [mac] di Marsiglia e al SESC Pinheiros di San Paolo del Brasile (2012) e FOOD allo storico museo di arti decorative Ariana di Ginevra (2012-2013). Come curatore ha concepito e organizzato la mostra Échos al Musée Nissim de Camondo, facente parte delle Arts Décoratifs di Parigi (2011) e Non è un paese per vecchi? a Sala Dogana a Palazzo Ducale di Genova (2013), in seguito ad un concorso indetto da Comune di Genova, Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Ufficio Cultura e Città ‘Progetto Sala Dogana. Giovani idee in transito’ e Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.
Nel 2013 ha vinto i Premi della giuria e del pubblico per la mostra virtuale I Close My Eyes in Order To See, presentata sulla piattaforma Kapsul della Kadist Foundation di San Francisco.

Screen Space è una spazio no profit indipendente di Melbourne che dal 2010 promuove la ricerca visiva screen based o che incorpora la proiezione o l’immagine in movimento di artisti australiani e internazionali in un contesto professionale. In generale Screen Space è interessato a qualsiasi forma di lavoro votata alla screen culture.