18 April 2024 09:51:10
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c/o careof

Organizzazione non profit per l'arte contemporanea

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Tracce di un seminario

A otto mesi di distanza dalla X edizione del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti, seguita dall’artista Jimmie Durham (cherokee nato in Arkansas, USA, nel 1940, poeta, scrittore e artista visivo), Tracce di un seminario intende verificare, attraverso un percorso espositivo, il processo di maturazione artistica dei singoli allievi: Riccardo Benassi (I), Marco Bruzzone (I), Alessia Chiappino (I), Vanessa Chimera (I), Rä Di Martino (I), Cleo Fariselli (I), Sophie Franza (Francia), Linda Fregni Nagler (Svezia), Mario Garcia Torres (Messico), Romain Gillet (Francia), Tiago Giora (Brasile), Paul Leslie Griffiths (UK), Elizabeth Haines (Inghilterra), Verica Kova?evska (Macedonia), Armando Lulja (Albania), Shannon Lyons (Australia), Federico Maddalozzo (I), Hector Madera Gonzalez (Portorico), Domenico Antonio Mancini (I), Sebastiano Mauri (I), Eléna Nemkova (Russia), Eivind Nesterud (Norvegia), Antonio Rovaldi (I), Lucia Uni (I) e Nico Vascellari (I).

Nelle sedi di Careof e Viafarini si ricostituisce l'intreccio di esperienze e di creatività vissute durante il corso ed emergono i percorsi individuali che ognuno dei venticinque partecipanti sta intraprendendo. Elemento comune di tutti i lavori presentati è la riflessione - proposta da Durham durante il Corso - su cosa significhi fare arte oggi. Tutto il lavoro di Jimmie Durham mette in scacco l’idea di monumentalità che sta alla base della tradizione artistica occidentale, attraverso l’uso delle pietre, concepite come “non monumento”.

Per l’occasione, sarà presentato inoltre in anteprima nazionale il video di Jimmie Durham, Stones Rejected by the Builder, che documenta la performance quotidiana che l’artista ha condotto a Como coinvolgendo i partecipanti al corso, invitandoli a portare gli oggetti più svariati nel proprio “ufficio per la distruzione degli oggetti”.

L’XI edizione del corso, diretto da Annie Ratti, a cura di Roberto Pinto e coordinato da Anna Daneri, nell’edizione 2005 avrà come visiting professor Alfredo Jaar (nato a Santiago del Cile nel 1956, lavora a New York dal 1982; è un artista che, usando diversi media, sottolinea il problema della distanza tra il cosiddetto Terzo Mondo e i Paesi industrializzati dell’Occidente).